PONTREMOLI

Città della Toscana situata nella provincia di Massa e Carrara. La città è circondata dal fiume Magra a destra e dal Verde a sinistra, si trova a 237 m. s. m.. L'importanza di Pontremoli deriva dall'essere il centro amministrativo ed economico della Lunigiana, è dotata di scuole medie e superiori, biblioteche, teatro, ecc.; e ha un certo movimento commerciale. È stazione della ferrovia Sarzana-Parma. Il comune di Pontremoli, vasto 174,96 kmq.

torrecacciaPontremoli deve il suo nome a  "Ponte tremulus" un ponte traballante sul fiume Magra ai tempi di Arrigo VI.Tra gli avanzi di costruzioni medievali i più notevoli sono il castello, in posizione dominante e la torre dell'orologio (IL CAMPANONE), che era incorporata in un lungo muro costruito da Castruccio Castracane detto Cacciaguerra; il muro separava la città in due parti abitate rispettivamente dai guelfi e dai ghibellini. Delle due porte principali, la Parmigiana e la Fiorentina, rimane solo la prima. La cattedrale, iniziata nel sec. XVII su disegno di Alessandro Capra di Cremona, ha una sola navata, a forma di croce latina, con alta cupola. La facciata è opera del sec. XIX, di V. Micheli. La chiesa di S. Francesco, a tre navate, è stata ingrandita nel sec. XV e consacrata nel 1503, ed ebbe nel 1741 un portico costruito su disegno di G. B. Natali di Pontremoli. Nell'interno, c’è una tela con SFrancesco del Cignaroli e un rilievo di Agostino di Duccio. Della chiesa romanica di San Giorgio, fuori della porta Parmigiana, non rimane che l'abside. Pontremoli, come stazione della Via Francigena, è ricordata la prima volta nell'Itinerario di Sigerico di Canterbury nel 990. Nel sec. XI, appare in dominio degli Estensi poi, s'istituì in comune signorile, riconosciuto da Federico I, nel 1167. Subì varie signorie, più stabilmente quella dei Milanesi, e dello stato di Milano  fino al 1650, quando fu ceduta da Filippo IV di Spagna al granduca di Toscana. Pontremoli  resistette ad Arrigo V che la espugnò, nel 110; si oppose a Federico Barbarossa, nel 1167, impedendogli il passaggio della Cisa; fu incendiata dalle truppe di Carlo VIII, nel 1495. Ebbe titolo di città dal granduca Leopoldo I, nel 1778, e fu elevata a sede vescovile, nel 1787

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